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Il bonus mobili 2017 è stato riconfermato dalla nuova Legge di Bilancio 2017. Una detrazione del 50% della spesa fino a 10.000€ per mobili e grandi elettrodomestici, per arredare l’immobile ristrutturato. Ma non solo.


La legge ha approvato anche le altre agevolazioni fiscali, come:

  • Ecobonus: la detrazione fiscale del 65% per la riqualificazione energetica.
  • Bonus ristrutturazioni: uno sconto Irpef del 50% sugli interventi di edilizia. Il bonus ristrutturazioni viene concesso per un massimo di spesa di 96.000 euro ad unità immobiliare e il rimborso della spesa sostenuta avverrà a rate e per 10 anni.

Entrambi prorogati fino al 31 dicembre 2017.

Se nei vostri programmi c’è quindi l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, avete ancora un anno per poter usufruire della detrazione prevista dalla legge.

Bonus mobili 2017: a chi spetta e quali sono i requisiti per richiederlo?

La Legge di Stabilità 2017 non ha prorogato il bonus per le giovani coppie.

La detrazione del 50% spetta a coloro che hanno iniziato degli interventi di ristrutturazione edilizia dopo il 1° Gennaio 2016. L’inizio dei lavori dovrà essere documentato con la Dia, Scia, Cil o Cila o da un’autocertificazione se trattasi di lavori in edilizia libera.
La data di inizio lavori dovrà essere oggetto di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

Se invece il mobile o l’elettrodomestico sono stati acquistati tra il 6 Giugno 2013 ed il 31 Dicembre 2016, si potrà usufruire della detrazione solamente se sono state sostenute spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio a partire dal 26 Giugno 2012.

Il bonus mobili 2017, inoltre, può essere utilizzato da tutti i contribuenti che sono assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche che risiedono in Italia e all’estero, e ai titolari di società i cui redditi sono assoggettati all’IRES. Rientrano in queste categorie:

  • nudi proprietari;
  • proprietari di immobili;
  • imprenditori individuali, sempre se l’immobile non è ad uso strumentale;
  • usufruttuari di abitazione o superficie;
  • soci di cooperative;
  • affittuari;
  • titolari di contratti in comodato d’uso;
  • società semplici, in nome collettivo, in accomandata semplice e soggetti equiparati, imprese familiari con le stesse modalità degli imprenditori individuali.

Il collegamento che la Legge di Stabilità richiede tra acquisto di mobili, o di grandi elettrodomestici, e arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione deve tenere conto dell’immobile nel suo complesso. Non del singolo ambiente dell’immobile stesso. Grazie al bonus mobili 2017 è quindi possibile arredare un ambiente diverso da quelli oggetto degli interventi edilizi. L’importante è che l’immobile sia comunque oggetto di tali interventi.

Come funziona in pratica il bonus mobili 2017

Con il Bonus mobili 2017 si ha diritto ad uno sconto Irpef sul 50% dell’importo speso per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe energetica A+ (o A per i forni), e per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica. Si potrà ottenere la detrazione anche per quanto riguarda le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati.
Chi ha diritto alla detrazione prevista dal bonus, non potrà superare i 10.000€ di spesa. Occhio quindi ai conti!
La ripartizione del Bonus mobili 2017 è di 10 anni.

L’Agenzia delle Entrate, riporta degli esempi di:

  • mobili agevolabili che rientrano nel bonus arredi 2017: “letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.
    Non sono agevolabili, invece, gli acquisti di porte, di pavimentazioni (ad esempio, il parquet), di tende e tendaggi, nonché di altri complementi di arredo.”
  • grandi elettrodomestici: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

Esempio di calcolo usufruendo del bonus mobili 2017:

– 9.000 euro di spesa

– si calcola il 50% della spesa sostenuta ovvero 9.000 : 2 = 4.500. Si ottiene così la cifra che si può detrarre dalla dichiarazione dei redditi.

– a questo punto si deve dividere 4.500 per 10 (anni) ottenendo = 450€. Dalla dichiarazione dei redditi 2016 fino alla dichiarazione dei redditi 2027, si andrà quindi a detrarre 450€.

Nel modello 730 devono essere indicate le spese sostenute per l’arredo degli immobili. Le spese sostenute andranno inserite nel Quadro E, sezione III C rigo E57.

Bonus mobili 2017: come si pagano gli arredi acquistati?

Le spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici devono essere effettuate tramite bonifico normale (circolare 7/E/2016), pagando esclusivamente con bancomat o carta di credito. Non sono infatti accettati contanti e assegni. Se si paga con carta di credito oltre all’importo dell’acquisto, sarà necessario conservare e presentare anche la ricevuta di avvenuta transazione.

Nel bonifico il contribuente deve indicare:

  • causale: Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986;
  • codice fiscale del beneficiario della detrazione;
  • numero di partita Iva o il codice fiscale del rivenditore.

Per i lavori di recupero del patrimonio edilizio iniziati dal 1 gennaio 2016 (propedeutici al bonus arredi ed elettrodomestici), invece, si dovrà utilizzare il bonifico “parlante”. Tutti questi pagamenti devono essere effettuati dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2017.

 

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