Per diverse esigenze può succedere che il dipendente debba organizzare un trasferimento di lavoro, e affittare una nuova casa. Diversi possono essere i casi: il dipendente vuole trasferire il proprio domicilio per essere più vicino al luogo di lavoro, o il dirigente per brevi periodi deve trasferirsi in altre città per seguire delle filiali disclocate dell’azienda. E così via. Sono accordi tra datore di lavoro e dipendente, e che riguardano la sfera abitativa di quest’ultimo.
La legge italiana però non prevede una tipologia di contratto per questi casi specifici, e bisogna quindi riferirsi sempre alle norme generali sulla locazione. L’aspetto interessante è la distinzione tra:
- datore di lavoro che affitta un proprio immobile ad un dipendente
- datore di lavoro che affitta un immobile altrui per metterlo a disposizione del dipendente -> foresteria
TRASFERIMENTO DI LAVORO: QUANDO L’AZIENDA AFFITTA UNA SUA PROPRIETÀ AL DIPENDENTE
Se il datore di lavoro possiede degli immobili, può accordarsi con il dipendente per affittargli uno dei propri appartamenti. Per avvicinarlo alla sede di lavoro, per assegnargli un compito specifico in trasferta e così via.
In questo caso il datore/azienda può utilizzare qualunque tipo di contratto di locazione:
DATORE DI LAVORO -> diventa il locatore
DIPENDENTE -> diventa il conduttore
Il canone di affitto potrà essere deciso liberamente tra le parti, così come altre clausole contrattuali. L’unico aspetto che non può essere concordato liberamente è la durata. Infatti nel contratto di locazione libero la durata deve essere di almeno 4 anni.
In questo caso sono previste inoltre delle agevolazioni fiscali, sia per l’inquilino che per il proprietario. Vediamole insieme nel dettaglio.
AGEVOLAZIONI FISCALI PER IL DATORE DI LAVORO
Quando è l’azienda ad affittare un proprio immobile ad un dipendente, per un trasferimento di lavoro, può usufruire di alcune importanti agevolazioni fiscali. La deducibilità di tali costi è regolata dall’art.95, comma 2, TUIR, che la limita all’importo che viene tassato in capo al dipendente quale fringe benefit.. Le agevolazioni sono previste sia che la casa venga concessa dall’azienda gratuitamente, sia che venga richiesto un canone di affitto al dipendente.
Il secondo caso di deducibilità è legato alla residenza del dipendente. Infatti se il dipendente decide di trasferire la propria residenza nella nuova città , gli immobili di proprietà dell’azienda vengono considerati strumentali per i 3 anni successivi. Per questi anni non sarà quindi necessario effettuare modifiche nella dichiarazione dei redditi. L’importante è che vi sia coincidenza tra il Comune in cui il dipendente lavora, e quello della sua nuova residenza.
TRASFERIMENTO DI LAVORO: DETRAZIONI AFFITTO PER IL DIPENDENTE
Anche i dipendenti che intraprendono il percorso del trasferimento di lavoro, possono beneficiare di una detrazione d’imposta.
I requisiti per beneficiare della detrazione sono:
- aver trasferito la propria residenza nel nuovo comune sede di lavoro, o in uno limitrofo, nei 3 anni precedenti alla richiesta;
- essere in possesso di un regolare contratto di affitto per un immobile adibito ad abitazione principale;
- il nuovo comune del trasferimento sede di lavoro deve essere a più di 100Km dal precedente, e comunque fuori dalla propria Regione. Esempio: Padova -> Milano, Bologna -> Siena, Napoli -> Roma ecc.
Come viene calcolata la detrazione i primi 3 anni?
- 991,60€ se il reddito complessivo del dipendente è inferiore ai 15.493,71€ annuali
- 495,80€, se il reddito complessivo del dipendente è compreso tra 15.493,71€ e 30.987,41€
Quali documenti deve presentare un dipendente, per ottenere la detrazione per un trasferimento di lavoro?
- copia del contratto di locazione
- dimostrazione che l’immobile è utilizzato come abitazione principale (autocertificazione o registri anagrafica del Comune)
- dimostrazione della qualifica di lavoratore dipendente (CUD, contratto di lavoro, lettera di assunzione)
La detrazione va indicata nel MODELLO 730 – Rigo E71 – Detrazioni per gli inquilini con contratto di locazione -> inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale. Vedi la bozza del modello 730 del 2017.
Colonna 1 (Tipologia): indicare il codice relativo alla detrazione.
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